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Comunicato stampa 20-12-2024

Rappresentanti del MEF fuori dagli organi di controllo:
bene la modifica, ma attenzione a responsabilità e compensi

La versione finale della Legge di Bilancio 2025, approvata in Commissione Bilancio alla Camera, modifica il tanto discusso articolo 112, che prevedeva, nella versione originaria, l'inserimento di un componente dell'organo di controllo o del revisore legale con nomina a cura del Ministero dell'Economia e delle Finanze, per quelle società che ricevono contributi pubblici, anche indiretti, superiori ad Euro 100.000.

L'Unione ha, da subito, espresso una forte contrarietà a tale previsione (cfr comunicato stampa congiunto UNGDCEC - AIDC - ADC del 04/11/2024 - "Il commissariamento degli organi di controllo"), richiedendone l'eliminazione. Dalle indiscrezioni circolate a mezzo stampa successivamente all'approvazione del testo da parte della Commissione Bilancio, è emersa l'eliminazione della previsione della nomina ministeriale del sindaco o del revisore, a fronte però di un ulteriore onere in capo agli organi di controllo in carica: l'obbligo di verifica e rendicontazione annuale al Ministero circa l'utilizzo dei contributi pubblici da parte delle Società. In assenza del testo approvato, il condizionale è d'obbligo, ma se da un lato apprezziamo che il ruolo di garanzia svolto da sindaci e revisori sia stato riconosciuto, dall'altro, pur condividendo la necessità di un miglior monitoraggio della spesa pubblica, non possiamo fare a meno di evidenziare alcune criticità in questa nuova formulazione.

La nuova versione del testo richiede che l'organo di controllo accerti che l'utilizzo dei contributi sia avvenuto nel rispetto delle finalità per i quali i medesimi sono stati concessi e ne relazioni annualmente al MEF. Tale controllo spetterà per i contributi considerati "significativi", i cui parametri saranno stabiliti da un apposito decreto che verrà approvato dal Consiglio dei Ministri entro 90 giorni dall'entrata in vigore della norma. Posto che tale controllo può rientrare nell'attività di vigilanza ai sensi dell'art. 2403 c.c., la suddetta previsione normativa, unitamente alla predisposizione della relazione, determinano, a nostro avviso una nuova e importante assunzione di responsabilità in capo ai sindaci. Già oggi l'attività di sindaco è considerata quella con il più alto rischio professionale dalle compagnie assicurative e questa norma rischia di determinare un innalzamento dei premi; diventa a maggior ragione cruciale l'attesa e auspicata modifica dell'art.2407 c.c., a prima firma dell'On. Schifone.

Infine, riteniamo occorra prestare attenzione alla valorizzazione di questo adempimento. I compensi per l'organo di controllo sono stabiliti in atto di nomina e valgono per l'intero triennio, salvo che sia ivi prevista la facoltà di adeguarlo anche in previsione della modifica delle attività previste dalla legge. In assenza di tale determinazione dei soci, il compenso non può essere variato per la durata dell'incarico e quindi si individua una nuova attività in capo ai sindaci la cui valorizzazione non era stata considerata al momento dell'accettazione dell'incarico e del relativo compenso. Riteniamo quindi necessario che, almeno nel decreto attuativo, venga previsto l'obbligo per l'assemblea dei soci di deliberare annualmente un compenso aggiuntivo spettante all'organo di controllo in presenza di contributi da rendicontare e che questo sia determinato adeguatamente rispetto all'attività da svolgere.

La nostra attenzione come sempre è rivolta ai giovani colleghi, che di fronte a responsabilità sempre più ampie e compensi spesso non equi potrebbero scegliere di non assumere questi incarichi, allontanando le loro competenze, necessarie alla transizione che il mondo delle imprese richiede, e scoraggiando il ricambio generazionale di cui la nostra professione ha tanto bisogno. 

 https://www.knos.it/editoriale/news/2024/12/20/comunicato_stampa_20-12-2024/14953 

Roma 20/12/2024

La Giunta UNGDCEC

Chi siamo

L'Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili è stata costituita il primo maggio 1989, per la necessità di costituire un organismo nazionale di rappresentanza la cui natura volontaristica miri al perseguimento di obiettivi di alla crescita professionale, etica e culturale degli iscritti. L'unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bergamo è stata fondata nel 1989, per diffondere anche sul territorio locale lo "spirito di Unione"

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