Comunicato congiunto ADC UNGDCEC 11-12-2024 ZES UNICA
La corsa ad ostacoli del credito d'imposta ZES UNICA:
ennesima dimostrazione di inadeguatezza
Dal 18 novembre 2024 al 2 dicembre 2024 era possibile trasmettere, all'Agenzia delle Entrate, la comunicazione integrativa per la fruizione del credito d'imposta ZES. La comunicazione, obbligatoria e finalizzata alla comunicazione di conclusione degli investimenti, con l'indicazione degli importi definitivi e dell'avvenuta certificazione delle spese da parte dei soggetti incaricati.
In primis, ci preme evidenziare che gli investimenti potevano essere conclusi entro il giorno 15 novembre 2024 e che, pertanto, la comunicazione di realizzazione e certificazione degli investimenti avrebbe dovuto godere di un termine più ampio di trasmissione. Numerosi colleghi hanno avuto difficoltà anche nell'ottenere le fatture relative agli investimenti effettuati, perché i tempi individuati per la trasmissione della comunicazione sono stati esageratamente brevi e non hanno tenuto conto della disciplina IVA. Infatti, è bene ricordare che, ai sensi dell'art. 21 comma 4 del D.P.R. 633/1972, la fattura "per le cessioni di beni la cui consegna o spedizione risulta da documento di trasporto . può essere emessa una sola fattura, recante il dettaglio delle operazioni, entro il giorno 15 del mese successivo a quello di effettuazione delle medesime". Pertanto, nel caso in cui un bene oggetto di investimento sia stato consegnato in data 15 novembre 2024 con regolare documento di trasporto, il fornitore avrebbe tempo fino al 15 dicembre 2024 per emettere la fattura. Ma per fruire del credito ZES, quella fattura, al 2 dicembre avrebbe dovuto già transitare allo SDI ed essere certificata dal revisore incaricato.
Da evidenziare, inoltre, cosa non di poco conto, che non è stata concessa alcuna proroga nonostante il software di compilazione del CIM ZES UNICA sia stato pubblicato sul sito istituzionale solo nella tarda serata del 18 novembre 2024 (giorno di inizio presentazione istanze integrative).
Inoltre, sono pervenute segnalazioni da parte di colleghi, relative a numerosi scarti delle forniture trasmesse all'Agenzia delle Entrate, per le quali non è stato possibile avere delucidazioni nemmeno contattando i numeri telefonici a disposizione.
Nessuna risposta è stata, inoltre, fornita in merito alla rendicontazione delle fatture estere intra ed extra UE, all'incidenza delle spese relative agli immobili né degli investimenti con impegno giuridicamente vincolante successivo al 20 settembre 2023 (data successiva alla pubblicazione del decreto in G.U.). Un vero e proprio controsenso che vede, come sempre, un disordine e scollegamento tra normativa e applicativo software.
La rendicontazione di progetti così importanti e la certificazione delle spese ammissibili, non sono operazioni realizzabili in un arco di tempo così ristretto, necessitano di procedure di controllo e verifica che richiedono tempi maggiori. Considerando che, per inserire le domande di prenotazione al credito (molto più semplici rispetto a quelle di comunicazione degli investimenti effettuati), è stato concesso un intervallo temporale di un mese (12 giugno 2024 - 12 luglio 2024), per la comunicazione delle spese effettivamente sostenute, occorreva dare più tempo rispetto a quello previsto, soprattutto per risolvere e sanare alcune anomalie di scarto.
Ancora una volta noi professionisti abbiamo lavorato senza sosta, con ritmi disumani mettendo a repentaglio la nostra salute mentale e fisica, per tutelare gli interessi dei nostri clienti e salvaguardare la crescita del paese e le imprese che hanno comunque scommesso su una norma agevolativa che, ancora oggi, appare un salto nel vuoto. Qualsiasi altra categoria sarebbe scesa in piazza a scioperare, noi abbiamo lavorato in silenzio, lottando contro il tempo e ci siamo destreggiati, tra controlli e scarti, in una vera e propria corsa ad ostacoli.
Accogliamo con piacere, dalle prime dichiarazioni del neo Ministro FOTI, che la dotazione finanziaria disponibile sarà sufficiente a soddisfare le istanze presentate entro il 2 dicembre. Occorre tuttavia un cambiamento di rotta: per stimolare la crescita è necessario fornire certezze in merito ai tempi e ai fondi disponibili. Invitiamo quindi tutte le forze politiche e le istituzioni a meglio pianificare per il 2025 lo strumento della ZES UNICA, auspicando un tavolo di confronto preventivo con imprese e professionisti, per individuare soluzioni condivise che possano migliorare l'efficacia della misura agevolativa.
https://www.knos.it/editoriale/news/2024/12/11/comunicato_congiunto_adc_ungdcec_11-12-2024/14948
Roma, 11 dicembre 2024
Maria Pia Nucera
Presidente ADC
Francesco Cataldi
Presidente UNGDCEC